Succede in Brasile che non riesci a prendere sonno, allora la notte ti metti al PC per vomitare quello che senti, prima che il vomito delle birre e lo smarrimento del fumo ti cancellino il momento.
Succede in Brasile che prendi la tua macchina, perchè è troppo presto per dormire e la notte vive come il giorno, e cominci a girare in posti che non conosci giusto per vedere l'effetto che fa, con il tempo scandito dalle sigarette che si riflettono sul tuo parabrezza già troppo sporco di salsedine stratificata sul cristallo, e la strada che si tuffa in un buio nel quale tu puoi solo immaginare abitino le stelle che a casa tua non vedi - questione di emisferi differenti - perchè neppure in questo momento puoi goderne la bellezza se non scostando la testa fuori dal finestrino.
Ad un tratto, improvviso, senti il tonfo di quel cane che ti attraversa la strada e che investi di striscio, che scorgi dal retrovisore nella frazione di secondo che ti resta prima che l'immagine rossa venga inghiottita dal buio, ed hai appena il tempo di valutare il suo incedere precario ed osservarne la fuga, ritirata provvisoria che gli permetta il privilegio di decidere da solo contro quale altra auto suicidarsi.
Ti fermi alla rotonda, controlli gli eventuali danni, riparti rincuorato e lo spavento passa perchè sei nel parco giochi del mondo.
Succede in Brasile che ci sono posti in cui compri il corpo e la dignità della gente, ed inizi a fermarti ad ogni ristoro perchè tu sei l'onnipotenza che gioca e decide, ed il tuo denaro ne è il mezzo.
Scherzi con Leticia, ignori un'ombra che ti chiama urlante dall'altro lato della strada, rallenti per vedere due cosce che scalciano sotto la luce ambrata dei lampioni e restano appollaiate sul muretto di un benzinaio dopo il tuo passaggio.
E' così che va il mondo, è cosi che baloccherò tirando l'ora del letto.
Macino lentamente i chilometri ed assisto quasi distratto allo replica dello spettacolo già visto, la benzina e l'ora si fanno piccoli e comincio a subire la stanchezza.
Succede in Brasile che trovi una "zingara" o qualcosa di molto simile, un fantasma di ragazza con la sottana lercia di quel mondo che le gira intorno, con l'orlo troppo lungo e la taglia troppo larga, eredità forse di chi è passata prima di lei.
Le spalline cadenti e troppo consumate fanno intravvedere l'incavo dei piccoli seni di quella che pare una ragazzina ma che si dichiarerà ormai donna adulta. E' ovvio.
La temperatura, sempre troppo bassa per i gusti locali, e la forte umidità disegnano come una seconda pelle il sottile vestito, e non è difficile distinguere i segni del freddo che affiorano prepotenti dalle pieghe della stoffa.
Dietro l'ammasso di capelli sfilati ed arruffati puoi riconoscere i distinti segni viola di chi l'attende ogni sera a casa.
E lui non sembra molto felice di rivederla.
Torni indietro grattando la marcia -cazzo- la guardi,
domandi --"tudo bien?"--
L'alzata di spalle ti umilia l'anima, un pugno allo stomaco che rivolta e ti sfascia, ed il motore si riavvia ed accelera veloce per per toglierti il disturbo.
Arrivi dal tizio in fondo alla strada, quello che tra lo shampoo e la crema solare ti vende pure l'accesso sicuro al luna park. Stasera le "Camiseta al Morango" assistono alla pietosa simulazione dell'incidente, confezionata da un portoghese maccheronico che ne tradisce immediatamente la provenienza.
--"Buena noiche, desculpe ... soy stranjeiro...
eeeeeeh, io ed el mio amigo... se estava giogando.. comprende??
paaaaaaaaaac!!!!!! ... caduto.. la sedia ... una bòita mas foirte, tiene un ematoma muj muj grandji!"
"Naaao, perdone... non tiene pezzi pichigni, intiende?? ...aaaaaahhh il Banco do Brasil solo carte de 50 Reais por turistas! Gràsie, obrigado vosè!" --
Non esiste l'oscurità, anche oggi un carosello di esistenze circola incessante lungo le banchine stradali, l'ingresso alla sala giochi è sempre occupato e preferisco non farmi pubblicità pericolosa, per me e per lei.
Lui è a piedi, non vedo macchine nei paraggi, magari potrebbe trattarsi dell'inquilino che l'aspetta sull'uscio di casa.
Mi faccio un giro nel parcheggio più vicino, una pattuglia della polizia mi indaga tagliente mentre fingo di leggere la posologia del prodotto sulla confezione. Ok, riprovo.
Adesso la zona sembra più tranquilla, c'è solo una collega nelle vicinanze, quindi mi accosto lentamente al marciapiedi e manovro la manopola del finestrino.
Succede in Brasile che il tubetto di antiinfiammatorio passi a malapena dalla fessura e si ponga nelle sue mani, ma i poveri 10 Reais che allego per il disturbo finiscano fatalmente nella solita pozza d'acqua che ogni notte, misteriosamente, si crea ai margini delle strade di Salvador de Bahia.
Come un camaleonte uso un solo occhio per assicurarmi la chiusura dello sportello, non vorrei la prendesse male, mentre l'altro occhio è assitito dall'indice della mia mano sinistra nella dimostrazione sull'uso topico della pomata.
--"Caaazzoooo!! Daaai, no, non piangere!!!"--
Invece quella salta, mi bacia il vetro, e piange, e ride, e si dispera, mi benedice, e promette pompini al sottoscritto ed a tutte le sue successive generazioni per pagare il debito che ha contratto, mentre scorgo la sua collega che dietro di lei, incurante della scena, ammicca strizzandomi l'occhio e passandosi la lingua sulle labbra.
Sono confuso e l'unica cosa intelligente che riesco a fare è fuggire.
Succede in Brasile che ti senta una merda, ti assicuro ... succede.
Che il Dio che bestemmio ti possa benedire
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| BRASILE-AR |
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BAHIA 2007 ;-)))))))
D.P.R. 16/12/92, nr 495 - (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada) Art 31/21 Segnalamento e delimitazione cantieri
Gli accorgimenti necessari alla sicurezza ed alla fluidità della circolazione nel tratto di strada che precede un cantiere o una zona di lavoro o di deposito materiali, consistono in un segnalamento adeguato e commisurato alla velocità consentite ai veicoli, alle dimensioni della deviazione ed alle manovre da eseguirsi all'altezza del cantiere, al tipo di strada ed alle condizioni di traffico e locali.
I segnalatori devono essere usati al fine di segnalare, delimitare ed evidenziare zone di lavoro o operazioni di manutenzione non superiori a giorni due consecutivi, al tracciamento di segnaletica orizzontale, all'indicazione di aree interessate da incidenti, agli incalanamenti temporanei, alla separazione di opposti sensi di marcia nonchè alla segnalazione e delimitazioni di ostacoli provvisori.
Delineatori e coni stradali sono costituiti da materiali flessibili quali gomma o plastica, di colore fotoluminescente delimitato da anelli di colore bianco retroriflettente. Le dimensioni, nelle tre versioni ed in tutte le sue parti, fanno riferimento all' Art34/Art 21 del codice della strada, vedi figura
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